Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22840 del 22 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22840PEN

Massima

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Il reato di scambio elettorale politico-mafioso, di cui all'art. 416-ter c.p., si configura quando un candidato alle elezioni amministrative stipula un patto con un esponente di un'organizzazione criminale di stampo mafioso, il quale si impegna a procurare voti attraverso l'esercizio della forza di intimidazione e del condizionamento derivanti dalla sua appartenenza all'associazione mafiosa, in cambio di vantaggi o utilità di natura politica. La natura mafiosa dell'accordo e le modalità di procacciamento dei voti possono essere desumibili non solo dalla prova dell'esistenza e dell'operatività di un'associazione mafiosa di cui il promittente sia membro, ma anche dalla notoria fama criminale e dalla capacità di condizionamento elettorale del soggetto, in virtù della sua storica appartenenza ad un sodalizio mafioso, anche se attualmente sciolto o non più operante. Ciò che rileva è la consapevolezza, da parte di entrambi i contraenti, di avvalersi della forza di intimidazione mafiosa per ottenere il consenso elettorale, a prescindere dalla concreta realizzazione di atti di prepotenza o sopraffazione nei confronti degli elettori. L'accordo si perfeziona nel momento dello scambio delle promesse, a nulla rilevando il mancato rispetto degli impegni assunti. Ai fini della scelta della misura cautelare, il giudice deve valutare in modo adeguato e congruo la concreta situazione del soggetto, la sua capacità di influenza politica e la possibilità di reiterazione del reato, anche alla luce di eventuali mutamenti intervenuti nel contesto politico-amministrativo, al fine di verificare l'idoneità di misure meno afflittive rispetto alla custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA CRISCUOLO;
sentite le conclusioni del PG Dr. ROBERTO ANIELLO, che conclude per il rigetto udito il difensore, avv. (OMISSIS) del foro di NOCERA INFERIORE, il quale conclude riportandosi ai motivi di ricorso e insistendo per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Salerno ha confermato l'ordi…

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