Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3025 del 24 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:3025PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p. si configura anche in presenza di sole due condotte di minacce, molestie o lesioni, purché reiterate e idonee a cagionare nella vittima un grave stato di ansia e di paura, tale da alterare le sue abitudini di vita, a prescindere dalla preordinazione di tali condotte a un unitario proposito persecutorio, essendo sufficiente la coscienza e volontà dell'agente di poter cagionare tali eventi. La prova del grave turbamento psichico della vittima può desumersi non solo dalle sue dichiarazioni, ma anche da altri elementi di fatto, come la necessità di un percorso di sostegno psicologico. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la vittima prospetti espressamente e descriva con esattezza uno o più degli eventi alternativi del delitto, potendo la prova di essi desumersi dal complesso degli elementi fattuali altrimenti acquisiti e dalla condotta stessa dell'agente. Il giudizio di attendibilità della persona offesa, quale questione di fatto, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che il giudice non sia incorso in manifeste contraddizioni. Inoltre, la valutazione della prova documentale, come il certificato medico, non può prescindere dal complessivo quadro probatorio, potendo tale documento essere ritenuto irrilevante ove le dichiarazioni della persona offesa siano state ritenute attendibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/10/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa SCORDAMAGLIA IRENE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FILIPPI PAOLA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
L'avvocato (OMISSIS) si riporta ai motivi e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN…

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