Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27447 del 14 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:27447PEN

Massima

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Il reato di minaccia aggravata sussiste anche in assenza dell'effettivo utilizzo di un'arma, qualora la condotta dell'imputato sia idonea a incutere un maggior timore nella persona offesa, come nel caso in cui egli rovisti nel cassetto dove sono custoditi i coltelli dopo aver già proferito minacce. Tuttavia, per il reato di lesioni volontarie, la condanna è illegittima qualora la persona offesa non abbia denunciato specifici episodi di percosse o lesioni avvenuti nel periodo non ancora prescritto, ma si sia limitata a riferire in modo generico di pregressi comportamenti violenti del coniuge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8/11/2016 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Loi Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.…

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