Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49360 del 19 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49360PEN

Massima

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Il giudice di merito è tenuto a fornire una motivazione adeguata e completa, che renda conto in modo specifico e analitico dell'iter logico seguito nell'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza limitarsi a richiami generici o ad affermare la mera attendibilità di una delle versioni prospettate. La mancanza di una motivazione siffatta, che si risolva in una motivazione meramente "apparente", integra il vizio di cui all'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p. e comporta l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo esame. Il giudice di merito deve esaminare in modo approfondito e analitico tutte le risultanze probatorie, anche quelle che contrastano con la tesi accusatoria, senza omettere di valutare elementi rilevanti come relazioni di servizio o testimonianze che possano smentire o mettere in dubbio la versione della persona offesa. La motivazione deve rendere conto in modo esaustivo di tale analisi, giustificando adeguatamente le ragioni per le quali alcune prove sono state ritenute attendibili e decisive, mentre altre sono state disattese o ritenute non decisive. Il giudice di merito, nel valutare la credibilità della persona offesa e la spontaneità della sua denuncia, non può limitarsi a considerazioni generiche, ma deve esaminare in modo specifico tutti gli elementi che possano incidere sulla genuinità della fonte, come eventuali comportamenti o reazioni della stessa persona offesa che possano apparire contraddittori o illogici rispetto alla versione prospettata. La motivazione deve rendere conto in modo dettagliato di tale analisi. In definitiva, la motivazione della sentenza di merito deve essere completa, analitica e scevra da genericità o apparenza, al fine di consentire il controllo della correttezza e logicità dell'iter logico seguito dal giudice nell'apprezzamento delle prove e nella ricostruzione dei fatti, pena l'annullamento della sentenza per vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 10/2010 TRIBUNALE di TRANI, del 18/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difens…

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