Il mancato rispetto dei termini e delle modalità stabiliti dall'amministrazione per l'adempimento degli obblighi previsti dalla legge ai fini della proroga di una concessione per la raccolta di giochi pubblici, comporta la decadenza della concessione stessa, indipendentemente dalla valutazione di altri profili di illegittimità dell'atto di decadenza, in quanto il carattere perentorio del termine imposto dall'amministrazione rende tale inadempimento causa sufficiente e autonoma per la declaratoria di decadenza. L'amministrazione, nel dichiarare la decadenza, è tenuta a rispettare le garanzie procedimentali previste dalla legge, offrendo all'interessato la possibilità di far valere le proprie ragioni, e a motivare adeguatamente il provvedimento, indicando i presupposti di fatto e di diritto che lo giustificano. La decadenza della concessione per il mancato rispetto dei termini e delle modalità stabiliti per l'adempimento degli obblighi di legge ai fini della proroga, non richiede l'accertamento di ulteriori profili di inadempimento o di esposizione debitoria del concessionario, essendo sufficiente l'omesso o tardivo versamento dell'importo dovuto entro il termine perentorio fissato dall'amministrazione. Pertanto, il provvedimento di decadenza fondato su tale inadempimento, pur essendo un atto plurimotivato, non può essere annullato qualora risulti legittimo sotto il profilo dell'omesso o tardivo adempimento degli obblighi di legge per la proroga della concessione, indipendentemente dalla valutazione degli altri motivi posti a suo fondamento.