Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1848 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:1848SENT

Massima

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La gestione di un impianto sportivo comunale, in quanto concessione di pubblico servizio, deve essere affidata mediante procedura di evidenza pubblica, senza alcuna valutazione preferenziale in favore di soggetti maggiormente radicati nelle sue vicinanze. L'eventuale antieconomicità della gestione dell'impianto deve essere adeguatamente dimostrata, essendo presenti nel territorio comunale numerose offerte di natura commerciale aventi ad oggetto attività analoghe. Una volta che il Comune abbia revocato il provvedimento di concessione degli impianti sportivi, il sub-contratto con cui la gestione è stata trasferita ad un terzo non può produrre effetti in suo favore, in applicazione del principio simul stabunt simul cadent. Il mancato riscontro ad una richiesta di accesso agli atti non comporta di per sé l'illegittimità del provvedimento successivamente adottato, essendo la tutela di tale posizione giuridica garantita dalla pronuncia dell'ordinanza di cui all'art. 116 c. 2 c.p.a. La revoca della concessione di un impianto sportivo comunale rientra tra i poteri dei dirigenti, in applicazione dell'art. 107 TUEL, senza che sia necessaria l'adozione da parte dell'organo che ha emanato il provvedimento originario, in base all'art. 21-quinquies della L. n. 241/1990. Il termine previsto dall'art. 2 della L. n. 241/1990 per l'adozione del provvedimento è di natura ordinatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/07/2021

N. 01848/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00016/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 16 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Gruppo Sportivo e Ricreativo Polizia Municipale Milano Asd, rappresentato e difeso dagli avvocati Roberto Fortunato e Isacco Sullam, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio del primo in Milano, via Giuseppe Ripamonti 66;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonello Mandarano, Enrico Barbagiovanni e Chantal Rho, domiciliato in Milano, via della Guastalla, 6;

per l'annullamento

delle “Linee di indirizzo politico p…

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