Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32426 del 25 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32426PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., può essere desunto dalla gravità e modalità di commissione dei fatti, nonché dalla personalità dell'indagato, senza che sia necessario considerare il tipo di reato o una sua ipotetica gravità astratta. Ai fini della motivazione del provvedimento di custodia in carcere, non è richiesta un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di ogni altra misura cautelare, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati nonché dalla personalità dell'indagato, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando manchi l'indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, senza cadere nel vizio di aspecificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. IASILLO A. - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Torino, in data 28/09/2012.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor Giuseppe Volpe, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinane del 09.07.2012 e 13.07.2012 la Corte di Appello di Torino rigetto'…

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