Il provvedimento di revoca di agevolazioni finanziarie concesse ai sensi della legge n. 488/1992 non può fondarsi esclusivamente su una nota prefettizia interdittiva risalente a oltre tre anni prima, senza tenere conto delle successive modifiche intervenute nell'assetto societario del beneficiario, e in assenza di elementi concreti che dimostrino il pericolo di infiltrazioni mafiose o condizionamenti della società da parte di soggetti controindicati. L'amministrazione è tenuta a valutare attentamente la situazione attuale dell'impresa, considerando eventuali cambiamenti intervenuti nella compagine sociale e nella gestione, nonché a motivare in modo specifico e dettagliato il concreto rischio di condizionamento mafioso, senza poter fare affidamento esclusivamente su generici legami di parentela con soggetti inquisiti. Il provvedimento di revoca, pertanto, deve essere adeguatamente istruito e motivato, al fine di dimostrare in modo circostanziato l'attualità e la concretezza del pericolo di infiltrazioni criminali nell'attività dell'impresa beneficiaria, senza potersi basare su meri sospetti o presunzioni. Solo in presenza di tali presupposti, l'amministrazione può legittimamente revocare le agevolazioni finanziarie precedentemente concesse.