Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26170 del 5 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26170PEN

Massima

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Il deterioramento doloso di beni mobili militari, pur se finalizzato a rendere credibile una denuncia di furto successivamente ritenuta inidoneaa determinare l'inizio di un procedimento penale, integra comunque il reato di danneggiamento di cui all'ordinamento militare, in quanto la condotta dell'imputato, diretta a simulare un reato, risulta compatibile e coerente con l'accertamento della responsabilità per il deterioramento dell'armadietto assegnato in caserma. L'assoluzione per il reato di simulazione di reato, fondata sull'inidoneità della denuncia a dar corso a un procedimento penale, non esclude la responsabilità per il danneggiamento dell'armadietto, atteso che tale condotta risulta autonomamente accertata e rilevante ai fini della configurazione del reato militare, a prescindere dalla valutazione circa l'idoneità della denuncia di furto a determinare l'avvio di un procedimento penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NU. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 21/2010 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 13/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. INTELISANO A., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

La Co…

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