L'amministratore condominiale è tenuto a gestire il condominio con diligenza professionale, redigendo tutta la documentazione contabile necessaria e consegnando tutti i documenti condominiali al suo successore. In caso di inadempimento di tali obblighi, l'amministratore è responsabile per i danni patrimoniali causati al condominio, che ha diritto di essere risarcito e manlevato per le spese sostenute nei confronti di terzi, come Agenzie Fiscali, fornitori e altri condomini. Tuttavia, l'azione civile per il risarcimento dei danni può essere dichiarata estinta qualora risulti traslata nel processo penale per appropriazione indebita delle somme condominiali, purché vi sia identità di petitum tra le due azioni. In tal caso, il condominio non può ottenere il risarcimento in sede civile, ma solo il riconoscimento del diritto alla restituzione delle somme indebitamente trattenute dall'amministratore. Le spese di lite devono essere compensate in parte, tenuto conto della reciproca soccombenza delle parti, mentre la condanna per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. non può essere pronunciata in presenza di soccombenza reciproca.