Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18933 del 6 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18933PEN

Massima

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Il dolo del reato di truffa aggravata si configura quando l'agente, consapevole che molti dei clienti della società cedente avevano già risolto o avrebbero a breve risolto il rapporto professionale, prospetta alla persona offesa l'acquisizione di un pacchetto clienti di ampia consistenza e redditività, inducendola così in errore e procurandole un ingiusto danno patrimoniale. L'aggravante dell'abuso di relazioni di prestazione d'opera è configurabile anche in assenza di un vincolo di subordinazione o dipendenza diretta tra l'autore del fatto e la persona offesa, essendo sufficiente che il soggetto agente abbia tratto illecito vantaggio da un rapporto d'opera, abusando della posizione che ne derivava. La determinazione della pena, nel rispetto dei principi di cui agli artt. 132 e 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. L'eventuale azione civile per il recupero del credito resta sospesa fino al passaggio in giudicato della sentenza penale, ai sensi dell'art. 75 c.p.p., comma 3.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1434/2016 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 10/07/2017;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/09/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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