Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 515 del 2012

ECLI:IT:TARBAS:2012:515SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un precedente atto amministrativo può essere adottato dalla Pubblica Amministrazione solo quando il provvedimento da ritirare risulti inficiato da vizi di merito, cioè quando si tratti di un atto inopportuno fin dall'origine oppure divenuto successivamente inopportuno per sopravvenute e/o mutate circostanze di fatto. La revoca ha effetto ex nunc e comporta l'erogazione di un indennizzo, tenuto conto della minore gravità dei vizi di merito e dei principi di certezza dei rapporti tra privati e Pubblica Amministrazione. I presupposti per l'esercizio del potere di revoca sono una nuova valutazione dell'interesse pubblico, cioè la constatazione dell'insussistenza originaria o sopravvenuta delle ragioni di opportunità che legittimavano l'atto al momento della sua emanazione, e l'esistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale all'eliminazione dell'atto inopportuno, prevalente rispetto all'interesse privato configgente. Qualora non sussistano tali presupposti, la Pubblica Amministrazione deve ricorrere allo strumento dell'annullamento, dimostrando la sussistenza di un interesse pubblico specifico, diverso dal mero ripristino della legalità violata e prevalente rispetto all'interesse privato. Il provvedimento di revoca deve inoltre essere preceduto dal parere di regolarità contabile, in quanto comporta per l'Amministrazione il pagamento di un indennizzo. La Pubblica Amministrazione non può inoltre adottare provvedimenti in contrasto con il principio di imparzialità e di parità di trattamento, come nel caso di concessioni di diritti di superficie per finalità diverse rispetto a quelle previste dagli strumenti urbanistici per la medesima zona.

Sentenza completa

N. 00155/2009
REG.RIC.

N. 00515/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00155/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 155 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), come da mandato a margine del ricorso, con domicilio eletto, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 19, comma 1, L. n. 1034/1971 e 35, comma 2, R.D. n. 1054/1924 (cfr. ora l’art. 25, comma 1, Cod. Proc. Amm.), presso la Segreteria di questo Tribunale;

contro

Comune di Tricarico, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), come da mandato a margine dell’atto di costituzione in giudizio, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo Tribunale;

per l'annullamento

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