Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2185 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:2185SENT

Massima

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Il potere di annullamento da parte della Soprintendenza di un provvedimento comunale di sanatoria edilizia in zona sottoposta a vincolo paesaggistico è legittimo qualora il parere comunale risulti carente di istruttoria e di adeguata motivazione in ordine alla compatibilità dell'opera abusiva con la disciplina paesistica vigente, anche in presenza di intervenuta modificazione dello stato dei luoghi. La Soprintendenza, nell'esercizio di tale potere, non effettua una valutazione di merito sostitutiva di quella comunale, ma si limita a rilevare i vizi di legittimità del provvedimento comunale, quali il difetto di istruttoria e di motivazione in ordine alla verifica della conformità dell'intervento abusivo alle prescrizioni del Piano Paesistico Territoriale. Tali vizi, in considerazione della tendenziale irreversibilità dell'alterazione dello stato dei luoghi, sono ritenuti particolarmente gravi e di per sé sufficienti a giustificare l'annullamento del nulla osta comunale, in quanto un'adeguata gestione dei vincoli paesistici impone che l'autorizzazione paesistica sia congruamente motivata, esponendo le ragioni di effettiva compatibilità degli abusi realizzati con gli specifici valori paesistici dei luoghi. Il termine di 60 giorni per l'esercizio del potere di annullamento da parte della Soprintendenza decorre dalla ricezione della documentazione completa, con possibilità per l'Amministrazione di richiedere integrazioni istruttorie, con effetto interruttivo del termine. L'atto di annullamento non ha natura recettizia, per cui il termine di 60 giorni riguarda solo l'esercizio del potere e non anche la comunicazione o notificazione del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO (Sezione II quater)
ha pronunciato la seguente
ANNO 2007
SENTENZA
sul ricorso n. 5021/2004 proposto da CIAGLIA Silvia, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Roma, Via dei Due Macelli n. 60;
contro
-il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui è domiciliato ex lege in Roma, Via dei Portoghesi n. 12;
- la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici per il Lazio, in persona del legale rappresentante p.t, non costituita in giudizio;
- il Comune di Vicovaro, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv.((omissis)), presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, Via dei Due Macelli n. 60;
per l'annullamento
- del decreto in data 6.2.2…

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