Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49143 del 26 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49143PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 c.p. e dell'art. 671 c.p.p., richiede la sussistenza di concreti indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché la prova che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali. Non è sufficiente valorizzare la mera presenza di taluni di tali indici se i successivi reati risultino comunque frutto di determinazione estemporanea, essendo necessaria un'approfondita verifica della sussistenza dell'identità, ab origine, del disegno criminoso quale collante programmatico delle diverse condotte delittuose. Il mero collegamento tra le vicende sottese, pur potendo giustificare la connessione tra i procedimenti ai sensi dell'art. 12 c.p.p., non è sufficiente a integrare il requisito dell'unicità del disegno criminoso richiesto per l'applicazione dell'istituto della continuazione, il quale presuppone che le singole violazioni siano espressione di un medesimo programma delinquenziale, almeno nelle sue linee generali, fin dal momento della realizzazione del primo reato. La mera ricerca di profitto illecito, pur caratterizzando la condotta del reo, non può essere confusa con l'identità del disegno criminoso, essendo quest'ultimo un requisito di natura soggettiva che deve emergere in modo chiaro e univoco dagli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefan - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SIANI Vincen - Rel. Consigliere

Dott. SARACENO Rosa - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/07/2017 del TRIBUNALE di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Siani Vincenzo.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa il 6 - 7 luglio 2017, il Tribunale di Milano, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato l'istanza formulata per (OMISSIS) di applicazione della continuazione fra i reati giudicati:
1) dalla sentenza emessa ex articolo 444 c.p.p., d…

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