Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5822 del 15 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5822PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza illecita, in assenza di una plausibile giustificazione circa la loro legittima acquisizione, integra il reato di ricettazione, anche in mancanza di prova certa del reato presupposto, potendo il giudice desumere la provenienza delittuosa dei beni dal loro numero, tipologia e incompatibilità con il potere di acquisto dell'imputato. La responsabilità per il delitto di ricettazione non richiede l'accertamento giudiziale della commissione del reato presupposto, né dei suoi autori, né dell'esatta qualificazione giuridica del fatto, essendo sufficiente che il giudice possa affermare l'esistenza del reato presupposto attraverso valutazioni logiche e inferenziali. Inoltre, qualora l'imputato sia stato condannato per un unico fatto di ricettazione, pur in presenza di una pluralità di beni ricevuti in tempi diversi, il termine di prescrizione decorre dalla data dell'ultimo fatto accertato, senza che possa trovare applicazione il principio del favor rei con riferimento a date più risalenti, in assenza di una pluralità di contestazioni. La motivazione della sentenza di condanna, se logica e conforme ai principi di diritto, non può essere sindacata in sede di legittimità attraverso la mera riproposizione di questioni di merito già disattese dal giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/04/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MARIA GIUSEPPINA FODARONI, che ha concluso per l'inammissibilita' per il ricorso;
letta la nota scritta inviata dall'Avv. (OMISSIS), che, nell'interesse di (OMISSIS) ha con…

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