Il mancato pagamento, per un numero superiore a tre mensilità, delle tasse comunali e corrispettivi relativi all'occupazione del suolo pubblico da parte del titolare di autorizzazioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, legittima l'amministrazione comunale a revocare tali autorizzazioni, indipendentemente dalla comunicazione di avvio del procedimento di revoca, quando il titolare era a conoscenza del proprio debito e aveva accettato un piano di rateizzazione. L'esonero dal pagamento della tassa o del canone per l'occupazione di aree pubbliche, previsto dalla normativa emergenziale COVID-19, opera solo per i periodi ivi indicati e non impedisce all'amministrazione di riscuotere i canoni dovuti per i periodi non interessati dall'esonero, né di adottare i provvedimenti conseguenti al mancato rispetto di un piano di rateizzazione relativo ad annualità precedenti. La mancata partecipazione del titolare al procedimento di revoca non determina l'illegittimità del provvedimento finale quando il suo apporto non avrebbe potuto influire sulla decisione, non avendo il titolare documentato l'avvenuto pagamento del debito.