Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39382 del 22 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:39382PEN

Massima

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Il giudice di merito, in sede di appello cautelare avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di sostituzione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, dovendo limitarsi al controllo che l'ordinanza gravata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine ad eventuali nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza di esigenze cautelari. Pertanto, il giudice di appello cautelare può confermare la misura cautelare in atto, ove ritenga che il ricorrente non abbia addotto alcun elemento di novità rispetto al quadro cautelare esistente al momento dell'adozione della misura, essendo stati gli elementi valorizzati dal ricorrente già ampiamente considerati sia in sede di emissione della misura sia in sede di controllo su di essa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Firenze del 14 settembre 2015;
letti gli atti di causa, ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CANEVELLI Paolo, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Il Tribunale di Firenze, adito in sede di appello cautelare, ha, con ordinanza emessa il 14 settem…

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