Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37160 del 11 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:37160PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando vi è una stabile collaborazione tra più soggetti, anche legati da vincoli familiari o di etnia, nella realizzazione di una pluralità di reati-fine, con una ripartizione di ruoli e compiti, che determina un apprezzabile allarme sociale. La sussistenza dell'associazione può essere desunta da elementi indiziari, quali intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e controllo, denunce delle vittime, che dimostrino la consumazione ripetitiva dei reati in un arco temporale significativo, l'esistenza di ruoli apicali di direzione e coordinamento, nonché la partecipazione dei singoli associati. L'aggravante dell'aver agito in più persone riunite, prevista per i reati-fine, si applica in ragione del maggior effetto intimidatorio e della maggiore pericolosità derivanti dal contributo causale di ciascun concorrente, a prescindere dalla percezione della vittima. Ai fini della determinazione della pena, in caso di esclusione di una circostanza aggravante contestata in primo grado, il giudice di appello non può fissare una pena base superiore a quella indicata dal primo giudice, dovendo operare la sola riduzione per le circostanze attenuanti generiche riconosciute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 24 aprile 2012 dalla Corte di appello di Catanzaro;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. Dott. RIELLO Luigi, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi degli imputati (OMISSIS)…

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