Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 536 del 2021

ECLI:IT:TARVEN:2021:536SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nell'ambito di una controversia relativa alla gestione di impianti natatori e sportivi, ha stabilito che: 1. L'affidamento in concessione del servizio di gestione della piscina comunale costituisce servizio pubblico locale, nel senso di servizio riservato in via esclusiva all'Amministrazione per la produzione di beni e servizi con rilievo anche sotto il profilo della promozione sociale e della salute pubblica, trattandosi di attività oggettivamente funzionale a consentire a qualunque interessato lo svolgimento di attività sportiva. 2. La legittimazione a contestare la mancata indizione della gara (affidamento diretto della concessione o suo rinnovo senza gara) deve essere riconosciuta solo agli operatori economici del settore e non può essere attribuita al "quivis de populo", in quanto la mera "vicinitas" dedotta e il fatto che la presenza e gestione di tali impianti sportivi determinerebbero dei pregiudizi (economici e di altro tipo) non sono elementi idonei a far ritenere sussistenti in capo ai ricorrenti le condizioni dell'azione. 3. Il principio di autosufficienza del ricorso, applicabile anche al processo amministrativo, impone che l'atto introduttivo, nonché gli eventuali motivi aggiunti, contengano l'esposizione dei motivi su cui il gravame si fonda, essendo inammissibili i motivi di impugnazione dedotti "per relationem", e cioè mediante il semplice richiamo alle censure dedotte in altro e diverso atto. 4. La riunione di cause connesse, pur lasciando inalterata l'autonomia dei singoli giudizi, non può sanare le carenze di un ricorso introduttivo, in quanto l'esercizio (o il mancato esercizio) di tale facoltà attinente esclusivamente al buon governo dei processi non può condizionarne l'esito. 5. Provvedimenti e atti ormai scaduti per i quali un'eventuale pronuncia caducatoria e l'accertamento della relativa illegittimità potrebbe rilevare solo ai fini di eventuali statuizioni di annullamento per illegittimità derivata di successivi provvedimenti e atti conseguenziali, risultano improcedibili qualora tali atti e provvedimenti successivi siano stati definitivamente consolidati.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2021

N. 00536/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01721/2006 REG.RIC.

N. 00924/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1721 del 2006, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Moresco Marisa, Varisco Liliana e Paolo Ruffato, rappresentati e difesi dagli avv. Francesco Buso e Nicola Zampieri, con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. Enrico Tonolo in Venezia, San Polo, 135;

contro

Comune di Vicenza, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Loretta Checchinato e Maurizio Tirapelle, con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR Veneto;

nei confronti

Le Piscine di Vicenza S.p.A. società sportiva dilettantistica, in persona del lega…

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