Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3788 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:3788SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ipotesi in cui alla dichiarazione di pubblica utilità non abbia fatto seguito l'emanazione di un tempestivo decreto di esproprio, afferma che l'Amministrazione ha l'obbligo giuridico di far venir meno l'occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l'immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, atteso che la realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto e come tale inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà, in quanto tale trasferimento può dipendere solo da un formale atto di acquisizione dell'Amministrazione, mentre deve escludersi che il diritto alla restituzione possa essere limitato da altri atti estintivi (rinunziativi o abdicativi, che dir si voglia) della proprietà o da altri comportamenti, fatti o contegni. Tuttavia, il Tribunale precisa che l'Amministrazione può, in alternativa alla restituzione e al risarcimento per l'illegittima occupazione, attivarsi perché il possesso illegittimo si converta in possesso legittimo a seguito di un valido titolo di acquisto, che, in primo luogo, potrà essere quello previsto dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001 (c.d. "acquisizione sanante"). In tal caso, ogni questione in ordine al quantum dovuto resta sottratta alla giurisdizione del giudice amministrativo, essendo devoluta alla competenza del giudice ordinario. Pertanto, il Tribunale dispone che l'Amministrazione si determini in ordine alla restituzione o all'acquisizione del bene entro sessanta giorni dalla comunicazione della presente decisione e che l'eventuale provvedimento di acquisizione sia tempestivamente notificato ai proprietari e trascritto presso la conservatoria dei registri immobiliari a cura dell'Amministrazione procedente, nonché comunicato alla Corte dei Conti. È fatta salva ogni altra ipotesi di acquisto legittimo dei beni stessi da parte dell'Amministrazione. Infine, il Tribunale precisa che dagli importi dovuti dovranno essere detratte le somme già corrisposte ai proprietari a titolo di indennità provvisoria di esproprio, e che non saranno dovute le somme relative al periodo anteriore al quinquennio antecedente alla proposizione della domanda per le quali l'Amministrazione ha eccepito la prescrizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/12/2023

N. 03788/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00347/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 347 del 2020, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Misterbianco, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis))à, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la condanna

al risarcimento danno derivante da illegittima occupazione acquisitiva da parte del Comune di Misterbianco dei terreni di proprietà della ricorrente.

Visti il ricorso e i r…

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