Il reato di falsità materiale in certificazione amministrativa, previsto dagli articoli 477 e 482 del codice penale, si differenzia dalla fattispecie di circolazione con targhe contraffatte, disciplinata dall'articolo 100, comma 12, del Codice della Strada. Mentre la prima ipotesi punisce la condotta di chi provveda a creare una targa automobilistica, ancorché riproducente l'originale, la seconda sanziona la mera circolazione con targhe contraffatte. Pertanto, qualora il fatto contestato riguardi esclusivamente l'utilizzo di una targa falsa, senza che sia addebitata la falsificazione della stessa, trova applicazione la norma speciale di cui all'articolo 100, comma 12, del Codice della Strada, che prevede solo una sanzione amministrativa. In tali casi, il giudice deve annullare la sentenza di condanna per il reato di cui all'articolo 489 del codice penale, in quanto il fatto non è previsto dalla legge come reato, e disporre la trasmissione degli atti al Prefetto competente per l'applicazione della sanzione amministrativa.