Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43588 del 17 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:43588PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella effettuata dai giudici di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione. Il giudice di legittimità è, infatti, precluso dalla rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata e dall'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione dei fatti, essendo il suo sindacato limitato alla verifica della correttezza giuridica e della logicità della motivazione adottata dal giudice di merito. Pertanto, sono inammissibili i motivi di ricorso per cassazione che, come nel caso di specie, sollecitano una diversa valutazione delle prove, senza individuare profili di manifesta illogicità della motivazione. Inoltre, il giudice di legittimità non può esaminare questioni non devolute al giudice di appello, salvo che si tratti di questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio o che non fosse possibile dedurre in precedenza, al fine di evitare il rischio di annullamento del provvedimento impugnato con riferimento a un punto della decisione rispetto al quale si configura a priori un inevitabile difetto di motivazione per essere stato intenzionalmente sottratto alla cognizione del giudice di appello. Infine, le dichiarazioni rese dall'imputato o dalla persona offesa al consulente tecnico, in sede di espletamento dell'incarico, sono inutilizzabili ai sensi dell'art. 228, comma 3, c.p.p., non essendo sanabile neppure in caso di celebrazione del processo nelle forme del diritto abbreviato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/06/2021 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), del foro di Roma, il quale insiste per l'accoglimento del ricorso.

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