Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2388 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:2388SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è un atto dovuto e vincolato, privo di margini discrezionali, che deve essere adeguatamente motivato in relazione all'accertamento dell'abusività o non sanabilità delle opere e alla loro assoggettabilità al regime dei titoli abilitativi edilizi e del corrispondente trattamento sanzionatorio. L'amministrazione comunale non è tenuta a effettuare una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico concreto ed attuale o a operare una comparazione con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, essendo sufficiente il riscontro oggettivo della mancanza dei requisiti di legge per l'accoglimento della domanda di condono. Il mero decorso del tempo dalla realizzazione delle opere abusive non può legittimare la situazione di fatto contra legem né far sorgere in capo al proprietario un affidamento tutelabile sulla conformità urbanistico-edilizia dei manufatti. Ai fini dell'applicazione dell'istituto del condono differito previsto dall'art. 40, comma 6, della legge n. 47/1985, l'istante ha l'onere di provare rigorosamente la sussistenza di tutti i presupposti normativamente richiesti, tra cui l'anteriorità delle ragioni di credito per cui si interviene o procede rispetto all'entrata in vigore della legislazione condonistica, non essendo sufficiente a tal fine una mera comunicazione della curatela fallimentare. Inoltre, la documentazione attestante il versamento dell'oblazione deve necessariamente accompagnare la domanda di sanatoria sin dal momento della sua presentazione entro il termine perentorio previsto dalla legge, non essendo integrabile ex post. Il rilascio del certificato di agibilità non preclude all'amministrazione comunale di contestare successivamente la presenza di opere abusive, né costituisce rinuncia implicita ad esigere la corresponsione dell'oblazione in caso di sanatoria, in quanto tale provvedimento è finalizzato esclusivamente alla tutela dell'igienicità, salubrità e sicurezza dell'edificio e non anche a garantire la conformità urbanistico-edilizia del manufatto.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/04/2024

N. 02388/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02589/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2589 del 2022, proposto da
TOTAL GEST S.r.l., rappresentata e difesa dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), quest’ultimo in sostituzione del defunto Avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli alla Via G. Melisurgo n. 15 presso lo studio del secondo difensore e con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia di entrambi i difensori;

contro

COMUNE DI ERCOLANO, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia del suo difensore;

nei confronti

FALLIMENTO DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE S.p.A., rappresentato e difeso dall’Avv. ((…

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