Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35047 del 22 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35047PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, a seguito di una sentenza irrevocabile di condanna, deve rideterminare la pena in favore del condannato quando interviene una dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale incidente sulla commisurazione del trattamento sanzionatorio e quest'ultimo non sia stato interamente eseguito. Tale principio trova applicazione anche quando le condotte per le quali vi è stata condanna per reato ritenuto in continuazione siano state commesse prima della pronuncia della Corte costituzionale che ha determinato la reviviscenza del testo normativo precedente, con ripristino del trattamento sanzionatorio più favorevole al reo. Il giudice del rinvio è vincolato al principio di diritto indicato nella pronuncia rescindente, senza poter riesaminare questioni non dedotte nei precedenti gradi di giudizio, in applicazione del principio del giudicato progressivo. Pertanto, il giudice dell'esecuzione deve adeguarsi alla sentenza di annullamento con rinvio, rideterminando la pena in favore del condannato, senza poter rivalutare la questione relativa alla data di commissione del reato e alla conseguente applicabilità della norma più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE RINUNCIANTE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/02/2021 della CORTE APPELLO di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del PG che ha concluso l'inammissibilita'; lette le conclusioni della difesa che ha chiesto l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata, la Corte di appello di …

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