Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25367 del 24 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25367PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comportamento violento e di resistenza attiva opposto da un soggetto all'attività funzionale legittimamente svolta dalle forze dell'ordine, anche se determinato dalla consapevolezza di essere estraneo ai fatti oggetto di accertamento, non può essere considerato giustificato, in quanto i pubblici ufficiali hanno il dovere di procedere ai necessari accertamenti, senza che il soggetto interessato possa ostacolarli con condotte aggressive e lesive. Pertanto, la reazione violenta e la resistenza fisica opposta dal soggetto all'intervento delle forze dell'ordine, che abbiano comportato lesioni a pubblici ufficiali, integrano i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni volontarie aggravate, non essendo sufficiente a escludere la responsabilità penale la mera consapevolezza di estraneità ai fatti oggetto di indagine. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale, deve attenersi alle risultanze processuali, senza che in sede di legittimità possa essere sindacata un'interpretazione alternativa dei fatti, se la motivazione della sentenza è immune da vizi logici. Inoltre, l'indeterminatezza delle aggravanti contestate non può essere dedotta in sede di legittimità, qualora gli effetti di tali circostanze siano stati comunque neutralizzati dalla prevalenza delle attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. RO. , N. IL (OMESSO);

2) BU. FA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3110/2006 CORTE APPELLO di ROMA, del 23/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

FATTO E DIRITTO

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.