Il falso in atto pubblico commesso da privato è configurabile anche quando il documento falsificato, pur recando il timbro di un ente pubblico, risulti privo della sottoscrizione del funzionario competente, purché la falsificazione non sia così grossolana da risultare immediatamente riconoscibile da chiunque. Inoltre, la qualità di rappresentante o procacciatore di affari di una società non può essere desunta dalla mera circostanza che il soggetto abbia in alcune occasioni indirizzato agli uffici della società persone interessate alla stipulazione di polizze, essendo necessario che egli sia munito di specifici titoli e requisiti per trattare e redigere atti in nome e per conto della società stessa. Pertanto, la condotta di chi predispone e presenta una convenzione in nome di una società senza averne i relativi poteri integra il reato di sostituzione di persona.