Il giudice di legittimità, nel valutare la configurabilità dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità nel reato di furto, deve effettuare un giudizio complesso che prenda in considerazione tutti gli elementi della fattispecie concreta necessari per accertare non il solo danno patrimoniale, ma il danno criminale nella sua globalità, senza limitarsi ai soli parametri dell'entità lievissima del pregiudizio causato alla persona offesa e del valore irrisorio del bene sottratto. Inoltre, l'affermazione di responsabilità penale deve essere adeguatamente motivata, con riferimento a specifiche condotte univocamente attribuibili all'imputato e non fondata esclusivamente sulla chiamata in correità di un concorrente, in assenza di riscontri probatori. L'inutilizzabilità delle testimonianze indirette rese dagli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, ai sensi dell'art. 195 c.p.p., comma 4, costituisce altresì un ulteriore profilo di invalidità della motivazione.