Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13076 del 20 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13076PEN

Massima

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Il difensore del terzo interessato nel procedimento di prevenzione, non munito di procura speciale, non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso il decreto che dispone la misura di prevenzione della confisca, in quanto grava sul terzo interessato, in quanto portatore di interessi civilistici, l'onere di patrocinio, che è soddisfatto solo attraverso il conferimento di procura alle liti al difensore. L'inosservanza di tale onere determina l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende, tenuto conto della evidente inammissibilità del ricorso, circostanza facilmente evitabile dal difensore della ricorrente, che non può ritenersi immune da colpa nella determinazione della ragione di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso il decreto pronunciato dalla corte di appello di Bari il 7.2.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

letta la requisitoria del sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Con decreto del 7.2.2013 la corte di appello di Bari, nel rigettare l'impugnazione proposta da (OMISSIS), confermava il decr…

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