Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 61 del 2013

ECLI:IT:TARBS:2013:61SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento di un'autorizzazione ambientale diviene privo di interesse e improcedibile qualora il privato presenti una nuova domanda di autorizzazione che venga accolta positivamente dall'amministrazione competente, in quanto in tal caso viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite tra le parti, in considerazione del fatto che la nuova domanda di autorizzazione è stata accolta positivamente e non è stata introdotta una specifica domanda risarcitoria. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di annullamento di un'autorizzazione ambientale diviene privo di interesse e improcedibile qualora il privato ottenga una nuova autorizzazione, in quanto in tal caso viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite tra le parti. La massima giuridica si fonda sui seguenti principali argomenti e ragionamenti: 1) Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il privato presenti una nuova domanda di autorizzazione che venga accolta positivamente dall'amministrazione competente. In tal caso, viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato. 2) La compensazione delle spese di lite tra le parti è giustificata dal fatto che la nuova domanda di autorizzazione è stata accolta positivamente e non è stata introdotta una specifica domanda risarcitoria. 3) Il giudice amministrativo, in presenza di tali circostanze, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato. Questa massima giuridica, formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza in modo autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

N. 00606/2012
REG.RIC.

N. 00061/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00606/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 606 del 2012, proposto da:
Massimo Brescianini, Enrico Brescianini, Andrea Brescianini, rappresentati e difesi dagli avv. Carlo Braga, Alberto Passerini Glazel, con domicilio eletto presso Carlo Braga in Brescia, via Tosio, 11;

contro

Comune di Iseo, rappresentato e difeso dall'avv. Domenico Bezzi, con domicilio eletto presso Domenico Bezzi in Brescia, via Diaz, 13/C; Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali, Soprintendenza Per Beni Architettonici e Paes. Province di Bs,Cr, Mn, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata …

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