Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 132 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:132SENT

Massima

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Il diniego o la revoca di una licenza di pubblica sicurezza, quale il divieto di detenzione di armi, non può fondarsi esclusivamente sulla mera sottoposizione a procedimenti penali conclusi con provvedimenti di archiviazione o sulla semplice frequentazione di persone pregiudicate, ma richiede una valutazione complessiva della personalità del soggetto interessato, volta ad accertare l'effettiva mancanza dei requisiti di affidabilità e buona condotta necessari per l'esercizio dell'attività autorizzata, sulla base di elementi concreti e significativi in rapporto al tipo di funzione o attività da svolgere, senza che possano rilevare episodi estranei al soggetto o circostanze non suscettibili di incidere in modo ragionevole sulla sua pericolosità o probabilità di abuso nell'uso della licenza. L'Amministrazione, pertanto, nel condurre l'istruttoria finalizzata al rilascio o al rinnovo della licenza, non può limitarsi a evidenziare in astratto la sussistenza di meri vincoli di parentela o di frequentazione con persone pregiudicate, ma deve valutarne in concreto l'effettiva incidenza in ordine al giudizio di affidabilità del richiedente, dando adeguata motivazione delle circostanze di fatto che giustificano il provvedimento limitativo o ablativo della licenza. Solo una siffatta valutazione complessiva della personalità del soggetto, fondata su elementi concreti e significativi, può consentire di ritenere integrati i presupposti per il legittimo esercizio del potere amministrativo di diniego o revoca della licenza di pubblica sicurezza, nel rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza e delle libertà fondamentali.

Sentenza completa

N. 04810/2012
REG.RIC.

N. 00132/2013 REG.PROV.COLL.

N. 04810/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt.60 e 74 cod. proc. ammin. sul ricorso numero di registro generale 4810 del 2012, proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Napoli, Via Gen.le Orsini n.5;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Napoli, Via A. Diaz n.11;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

del Decreto del Prefetto di Caserta del 6/8/2012 di conferma del Decreto del 10/6/2005 d…

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