Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8826 del 1 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8826PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (stalking) è procedibile d'ufficio quando sussiste una connessione qualificata con un altro reato procedibile d'ufficio, come il danneggiamento aggravato, in quanto i fatti sono riconducibili a un unitario disegno criminoso e consumati l'uno in occasione dell'altro, costituendo il danneggiamento una ulteriore forma di coartazione della libertà di autodeterminazione della persona offesa. In tali casi, la remissione di querela relativa ad altri reati connessi non incide sulla procedibilità d'ufficio del reato di stalking, in quanto il vincolo di connessione qualificata determina l'autonoma procedibilità di tale reato, indipendentemente dalla volontà della persona offesa. Tuttavia, la remissione di querela estingue i reati procedibili a querela, come le lesioni e le minacce, con conseguente rideterminazione del trattamento sanzionatorio. Ai fini della valutazione dell'idoneità della condotta minacciosa a costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri, il giudizio deve essere effettuato ex ante, tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive del fatto, senza che l'impossibilità di realizzare il male minacciato, a meno che non tolga al fatto qualsiasi parvenza di serietà, escluda la configurabilità del reato di violenza a pubblico ufficiale. La recidiva, pur rilevante ai fini della valutazione della pericolosità sociale dell'imputato, non comporta necessariamente un aggravamento di pena, potendo essere ritenuta equivalente o subvalente rispetto alle circostanze attenuanti generiche, in relazione alle specifiche caratteristiche del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/12/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inarnmissibilita';
Il difensore presente illustra i motivi di gravame e insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.