Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26535 del 24 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26535PEN

Massima

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Il comportamento ingiusto e provocatorio della vittima, consistente in ingiurie verbali e avances sessuali nei confronti di terzi, può integrare l'attenuante della provocazione, a condizione che tra tale fatto ingiusto e la reazione violenta dell'imputato sussista un nesso di causalità psicologica, indipendentemente dalla proporzionalità tra l'offesa e la reazione, purché quest'ultima non sia macroscopicamente sproporzionata e inadeguata. Ai fini del riconoscimento dell'attenuante, è sufficiente che la reazione dell'imputato sia stata determinata dallo "stato d'ira" provocato dal fatto ingiusto altrui, senza che sia necessaria la perfetta proporzione tra l'offesa e la reazione, essendo invece rilevante che quest'ultima non risulti del tutto svincolata e sproporzionata rispetto al fatto provocatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 23/2014 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 09/12/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. TALERICO PALMA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 9 dicembre 2014, la Corte di Assi…

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