Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5204 del 3 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5204PEN

Massima

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Il dolo del reato di lesioni volontarie può essere desunto dalle modalità dell'azione e dalle conseguenze dell'evento, senza necessità di confessione dell'imputato, quando tali elementi siano sintomatici della volontà di attentare all'integrità fisica della persona offesa. La circostanza aggravante dei futili motivi ricorre quando la spinta al reato risulti assolutamente sproporzionata all'entità del fatto, rappresentando più un pretesto che una causa determinante dell'evento, tale da integrare un mero sfogo dell'impulso criminale dell'agente. Il giudice di legittimità può rilevare d'ufficio la prescrizione del reato maturata prima della pronuncia della sentenza impugnata, anche se non dedotta con il ricorso, disponendone l'annullamento senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefan - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antoni - Consigliere

Dott. GUARDIANO A - rel. Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Trieste il 17.10.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio dell'impugnata sentenza per il reato di cui al capo d) dell'imputazione, pe…

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