Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19384 del 17 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19384PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La revoca di un provvedimento definitivo di confisca, quale misura di prevenzione patrimoniale, è ammissibile solo in presenza di fatti nuovi e dirimenti, non già valutati nel precedente giudizio, che siano idonei a dimostrare l'insussistenza originaria della pericolosità sociale del soggetto o l'illegittimità genetica del provvedimento ablativo. Tale rimedio straordinario, volto a riparare un eventuale errore giudiziario, non può essere utilizzato per un mero riesame dello stesso quadro fattuale già delibato in sede di applicazione della misura, essendo necessario che i "nova" presentino un carattere di effettiva novità e decisività rispetto agli elementi già valutati in precedenza. Pertanto, la documentazione prodotta dalla parte istante, se preesistente al giudizio di prevenzione e deducibile in quella sede, non può essere considerata prova nuova ai fini della revoca, a meno che non si dimostri l'impossibilità di averla acquisita e dedotta tempestivamente, per cause non imputabili alla parte stessa. Inoltre, l'onere di allegare e provare la sussistenza dei presupposti per l'attivazione di tale rimedio straordinario grava sulla parte istante, la quale deve fornire elementi idonei a superare la presunzione di legittimità del provvedimento definitivo di confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. (OMISSIS);
avverso il DECRETO del 17/04/2019 della Corte di Appello di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BELMONTE MARIA TERESA;
letta la requisitoria scritta del Procuratore generale della Corte di cassazione, CENICCOLA Elisabetta, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato, la Corte d'appello di Catanzaro ha rigettato il ricorso di (OM…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.