Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4107 del 28 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:4107PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto si trovi in un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale egli "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza in tal senso, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, oltre a molteplici e significativi facta concludentia, idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo. Non è necessaria l'investitura formale o la commissione di reati-fine funzionali agli interessi della consorteria, essendo sufficiente la stabile ed organica compenetrazione del soggetto rispetto al tessuto organizzativo del sodalizio, da valutarsi alla stregua di una lettura non atomistica, ma unitaria, degli elementi rivelatori di un suo ruolo dinamico all'interno dello stesso. La presunzione di pericolosità sociale prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. impone la misura della custodia cautelare in carcere per l'indagato di associazione mafiosa, salvo che non risultino interrotti i suoi legami con la consorteria criminale ovvero quando il venire meno della pericolosità derivi da elementi concreti e specifici, che dimostrino l'effettivo allontanamento dal sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 797/2018 del Tribunale di Palermo in data 26/05/2018;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona della dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi di ricorso chiedendone l'accoglimento;
RITENUTO IN F…

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