Il procedimento di approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) di un Comune deve rispettare le prescrizioni della legge regionale di riferimento, in particolare il controllo di compatibilità da parte della Regione previsto dall'art. 11 della L.R. n. 20/2001. Il mancato rispetto di tale controllo, con l'approvazione definitiva del PUG nonostante l'attestazione di non compatibilità da parte della Regione, determina l'illegittimità dell'atto di approvazione, che deve essere annullato. Il Comune non può procedere all'approvazione definitiva del PUG senza aver prima ottemperato alle prescrizioni e ai rilievi formulati dalla Regione nell'ambito del procedimento di controllo di compatibilità, in ossequio al principio di leale collaborazione istituzionale. Il silenzio-assenso non può ritenersi formato qualora il PUG non sia completo di tutta la documentazione necessaria e conforme alla normativa di riferimento, come riconosciuto dallo stesso Comune con atti endoprocedimentali. L'annullamento dell'atto di approvazione definitiva del PUG comporta la necessità di un ulteriore segmento procedimentale prima dell'approvazione definitiva, al fine di non intaccare le legittime prerogative della Regione nel contesto della procedura di copianificazione.