Il sequestro probatorio è legittimo solo se finalizzato all'accertamento dei fatti inerenti al thema decidendum del processo, con esplicita indicazione nella motivazione delle specifiche esigenze probatorie che lo giustificano. Il giudice del riesame non può supplire alla radicale mancanza di motivazione del provvedimento di sequestro, ma può integrare una motivazione insufficiente, purché si limiti a migliorare l'illustrazione delle esigenze probatorie indicate dall'inquirente. Il sequestro a fini meramente esplorativi, volto ad acquisire la notitia criminis in ordine a un illecito non ancora individuato, è illegittimo. Inoltre, il giudice del riesame deve verificare, sulla base degli atti, se ricorrano i presupposti per l'applicazione delle garanzie previste dall'art. 103 c.p.p. in caso di perquisizioni e sequestri presso l'ufficio di un difensore.