Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14728 del 28 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14728PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, in virtù di un previo accordo, contribuiscono in modo consapevole e volontario alla realizzazione di un fatto criminoso, anche se i rispettivi apporti risultano di diversa entità. Ai fini della responsabilità concorsuale, non è necessario che ciascun concorrente abbia avuto la rappresentazione e la volontà di realizzare l'intero fatto tipico, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente e volontariamente contribuito alla sua realizzazione, anche se in misura minore rispetto ad altri. Pertanto, il concorso morale nel reato può configurarsi anche in assenza di una partecipazione materiale all'esecuzione del fatto, qualora il soggetto, pur non compiendo atti esecutivi, abbia comunque rafforzato il proposito criminoso dell'autore principale o agevolato in qualche modo la commissione del reato. Inoltre, il reato continuato sussiste quando più condotte, anche di diversa natura, sono accomunate dalla medesima finalità criminosa e dalla serialità temporale, indipendentemente dalla precisa programmazione dei singoli episodi. Ciò in quanto il concetto di "medesimo disegno criminoso" non implica la necessaria previsione di tutti i reati da realizzare, essendo sufficiente che l'agente abbia agito con un unico programma delinquenziale, anche se non rigidamente predeterminato. Infine, la morte conseguente a un reato contro la persona, come la rapina, può integrare l'ipotesi di omicidio preterintenzionale, qualora l'evento letale, pur non voluto, sia stato cagionato dall'agente in esecuzione di un'azione violenta diretta a offendere l'incolumità fisica della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2/2012 CORTE ASSISE APPELLO di TRIESTE, del 07/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. Proc. Gen. Dott. D'Angelo G., che ha concluso chiedendo rigettarsi i ricorsi;

uditi i difensori degli imputati: per (OMISSIS), avv. (OMISSIS) in so…

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