Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1357 del 2006

ECLI:IT:TARLE:2006:1357SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, la quale abbia manifestato espressamente di non avere più interesse alla decisione della controversia. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della questione, e a disporre che le spese di giudizio restino irripetibili. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta il ricorrente perda il proprio interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato, per fatti o circostanze sopravvenuti nel corso del giudizio, indipendentemente dalla natura e dal contenuto della controversia. La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per carenza di interesse sopravvenuta costituisce un provvedimento di carattere processuale, che non incide sul merito della questione e non preclude la possibilità di proporre un nuovo ricorso qualora dovesse riemergere l'interesse del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
1357/2006
545/1990
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, II Sezione di Lecce, composto dai signori Magistrati:
Dott.
((omissis))
Presidente
Dott.
Giulio CASTRIOTA SCANDERBEG
((omissis)).
((omissis))
Referendario, relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 545/1990, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo, in Lecce, Via 95° Reggimento Fanteria, 9,
contro
- CO.RE.CO. Bari, in persona del Presidente p.t.;
- Regione Puglia, in persona del Presidente della G.R. p.t.,
- USL LE/11, in persona del Presidente del Comitato di Gestione p.t.,
non costituiti,
per l'annullamento, previa sospensiva,
e nei limiti dell'interesse del ricorrente, del provvedimento del CO.RE.CO. Bari n. 62879 del 20/11/1989, nella parte in cui appone una condizione alla deliberazi…

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