Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 16802 del 26 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16802CIV

Massima

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Il notaio, nell'esercizio della sua attività professionale, è tenuto a un obbligo di diligenza qualificata che si estende anche al dovere di consiglio, il quale impone di segnalare espressamente al cliente eventuali criticità o mancanze relative all'immobile oggetto di compravendita, come l'assenza del certificato di agibilità, e di informarlo adeguatamente sui rischi connessi. Il mero inserimento di una clausola contrattuale che pone a carico della parte venditrice l'onere di ottenere l'agibilità non è sufficiente ad adempiere a tale obbligo di diligenza e di corretta informazione, essendo necessario che il notaio svolga un'attività di effettiva verifica e di puntuale avvertimento del cliente circa le conseguenze derivanti dalla mancanza del certificato. Il notaio, pertanto, risponde dei danni subiti dall'acquirente a causa della negligente omissione di tali incombenti, non potendo invocare l'applicazione dell'articolo 2236 c.c. relativo alla responsabilità per colpa lieve, in quanto l'obbligo di consiglio rientra nell'ordinaria attività professionale notarile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - Presidente

Dott. DI FLORIO Antonella - rel. Consigliere

Dott. SESTINI Danilo - Consigliere

Dott. RUBINO Lina - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS), considerati domiciliati ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentati e difesi dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrenti -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura in calce al controricorso;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 705/2016 della CORTE D…

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