Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49322 del 15 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49322PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della sola misura cautelare della custodia in carcere per il delitto di partecipazione ad associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti è relativa, non più assoluta, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge n. 47 del 2015 all'art. 275, comma 3, c.p.p. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare, nel caso concreto, se le esigenze cautelari possano essere soddisfatte anche con altre misure meno afflittive, sulla base di elementi specifici acquisiti, senza poter fare automatico ricorso alla sola custodia in carcere. La valutazione del giudice deve essere adeguatamente motivata, non essendo sufficiente il mero richiamo alla gravità del reato e all'inserimento dell'indagato in ambienti criminali, dovendosi invece indicare gli elementi concreti e attuali che rendono necessaria la misura più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 428/2015 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 09/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSI ELISABETTA;
sentite le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto il rigetto.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 9 giugno 2015, il Tribunale di Lecce, a seguito di appello del pubblico ministero avverso l'ordinanza emessa dal G.i.p…

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