Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1016 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:1016SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di condono edilizio e l'ordinanza di demolizione di un ampliamento in aderenza ad un preesistente manufatto, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In assenza di repliche o diverse richieste da parte della controparte, la dichiarazione del difensore di sopravvenuta carenza di interesse del proprio assistito alla decisione del ricorso comporta l'improcedibilità dell'impugnazione, non potendo il giudice decidere la controversia nel merito, imponendosi una declaratoria di improcedibilità in conformità al principio dispositivo. 2. Ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), d.l. 30 settembre 2003 n. 269, le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, fra cui quello ambientale e paesistico, sono sanabili solo se ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: a) si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo; b) seppure realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) siano opere minori senza aumento di superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria); d) vi sia il previo parere dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo. In ogni caso, non possono essere sanate le opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta, o comunque di inedificabilità, anche relativa. 3. Nel procedimento di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, il parere della Commissione edilizia comunale, considerata la mancanza di espressa previsione normativa e la specialità del procedimento, deve essere considerato facoltativo. Inoltre, è legittimo il diniego di condono, ex art. 32 d.l. 30 settembre 2003, n. 269, non preceduto dalla comunicazione all'interessato dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, sia in quanto la violazione dell'art.10-bis l. 7 agosto 1990, n. 241 non è invocabile per atti vincolati, sia perché tale norma non è applicabile a procedimenti connotati da specialità.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/02/2021

N. 01016/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00672/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 672 del 2016, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, largo ((omissis)) n.71;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Carimne Cossiga in Pozzuoli, via ((omissis)), 4, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia; <…

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