Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12234 del 19 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12234PEN

Massima

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Il reato di indebita utilizzazione di carte di credito o di pagamento, previsto dalla Legge n. 197 del 1991, art. 12, si configura quando l'agente, al fine di trarne profitto per sé o per altri, utilizza indebitamente una carta di credito o di pagamento, non essendone titolare, anche attraverso artifici o raggiri nei confronti del titolare della carta, come il far credere che la transazione non sia andata a buon fine. Tale condotta è autonoma e distinta rispetto al reato di truffa, essendo la norma speciale rispetto all'art. 640 c.p. Il successivo invio alla società emittente della carta di un documento recante la firma falsa del titolare integra altresì il reato di falso in scrittura privata di cui all'art. 485 c.p. La prescrizione del reato di cui all'art. 12 della Legge n. 197/1991 è regolata dalla disciplina generale di cui all'art. 157 c.p., come modificato dalla Legge n. 251/2005, che prevede un termine di sei anni aumentato di un quarto, e non è ancora maturata al momento della pronuncia della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di fiducia di:

TR. Vi. , n. a (OMESSO) il (OMESSO);

contro la sentenza emessa il 6 luglio 2007 dalla Corte d'appello di Messina;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione del Consigliere, Dott. CURZIO Pietro;

Udito il Procuratore generale in persona del sostituto Procuratore generale, Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOL…

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