Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 19155 del 12 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19155PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione spetta alla persona assolta con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, qualora abbia subito restrizioni della libertà personale nelle forme della custodia cautelare. Tale diritto può essere negato solo qualora il giudice dimostri in modo adeguato che il richiedente abbia tenuto una condotta, processuale o extraprocessuale, dolosa o gravemente colposa, che abbia avuto una effettiva e concreta incidenza sull'adozione o il mantenimento della misura cautelare. La mera descrizione di dichiarazioni confuse e contraddittorie del richiedente, senza spiegare in che modo esse abbiano aggravato il quadro indiziario e determinato l'emissione o il mantenimento della custodia cautelare, non è sufficiente a escludere il diritto alla riparazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

MI. Ra. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 24 novembre 2005 dalla Corte di appello di Napoli;

udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

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