Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36592 del 24 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36592PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione può disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies d.l. 306/1992 solo per i beni acquisiti dal condannato prima della sentenza di condanna, non per quelli acquistati successivamente, salvo che non sia provato che il bene sia stato acquistato con denaro di provenienza illecita già in possesso del condannato prima della sentenza. Inoltre, il giudicato formatosi in un procedimento di prevenzione patrimoniale, che abbia escluso la sproporzione tra il patrimonio del soggetto e i suoi redditi, preclude l'adozione di un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies per i medesimi beni, in assenza di nuovi elementi. Il giudice dell'esecuzione, nel disporre il sequestro preventivo, deve valutare la capacità reddituale del condannato e la provenienza lecita dei beni, senza limitarsi ad affermazioni tautologiche, ma considerando le deduzioni e le prove offerte dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1/2016 CORTE ASSISE APPELLO di MESSINA, del 10/03/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO SIANI;
lette le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa in data 10 - 15 marzo 2016, la Corte di assise di appello di Messina - adita da (OMISSIS) con atto convertito in opposizione avverso il…

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