Il conducente di un veicolo che, per imprudenza, negligenza e imperizia, oltre che per violazione delle norme sulla circolazione stradale, investe e cagiona la morte di un pedone e lesioni ad altri, è penalmente responsabile ai sensi dell'art. 589-bis c.p., anche qualora il pedone si trovasse in modo anomalo e imprevedibile all'interno della carreggiata, in quanto il conducente aveva il dovere di mantenere la necessaria attenzione e di porre in essere le manovre di emergenza utili ad evitare l'impatto, avendo a disposizione una visibilità totale di circa 300 metri e non essendovi impedimenti alla percezione della presenza dei pedoni sul margine della strada. La concessione delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente esclusa dal giudice di merito, in ragione della condotta colposa del conducente, aggravata dall'assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche, nonché del suo comportamento processuale non particolarmente meritevole, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità.