Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35733 del 3 ottobre 2001

ECLI:IT:CASS:2001:35733PEN

Massima

Massima ufficiale
L'apposizione di un'insegna pubblicitaria in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, senza autorizzazione dell'amministrazione preposta all'osservanza del vincolo, poteva integrare il reato previsto dall'articolo 1- sexies del Dl 27 giugno 1985 n. 312, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1985 n. 431 trattandosi di fatto idoneo ad alterare l'estetica dei luoghi o le bellezze naturali tutelate dal vincolo medesimo. Peraltro tale fatto, attualmente, non costituisce più reato, non essendo sussumibile nel disposto dell'articolo 163 del Dlgs 490/1999, che ha sostituito l'articolo 1- sexies citato (abrogato dall'articolo 166, comma 1, del medesimo decreto legislativo), in quanto gli articoli 157 e 165 di detto decreto espressamente prevedono l'ipotesi della collocazione di cartelli o altre insegne pubblicitarie senza autorizzazione paesaggistica, comminando però per tale violazione, evidentemente in deroga a quanto previsto dall'articolo 163, esclusivamente una sanzione amministrativa.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con la sentenza di cui in epigrafe il Tribunale di Sondrio ha emesso pronuncia di non doversi procedere, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, nei confronti del G. in ordine all'imputazione di cui all'art. 163 del d. l.vo n. 490/99, ascrittagli per aver installato un'insegna pubblicitaria in lamiera in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, senza autorizzazione della Amministrazione preposta alla tutela del vincolo. Ha osservato il giudice di merito che il fatto ascritto al G. è attualmente punito con sanzione amministrativa ai sensi degli art. 157 e 165 del d. l.vo n. 490/99, e che la previsione delle disposizioni citate ha indubbio carattere di specialità rispetto alla fattispecie generale di cui all'art. 163 del medesimo testo legislativo.
Avverso la sentenza ha proposto ricorso la pubblica accusa, che la censura con un unico motivo di gravame.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Il ricorrente, premesso di condivider…

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