Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50432 del 28 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50432PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il rifiuto di fornire le proprie generalità agli operatori di polizia giudiziaria, in occasione di un ordinario controllo, integra il reato di cui all'art. 651 c.p. e sussiste indipendentemente dal fatto che le indicazioni sull'identità personale vengano fornite successivamente, trattandosi di reato istantaneo. Il giudice, nel valutare la condotta dell'imputato e determinare la pena, deve tenere conto della personalità dello stesso e delle modalità dei fatti posti in essere. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione delle risultanze istruttorie, salvo i casi di travisamento della prova, che deve essere dedotto in modo specifico e con riferimento a elementi decisivi ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO F. M. Silvio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 76/2008 TRIB.SEZ.DIST. CAPRI, del 03/06/2009;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/09/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO MINCHELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
Con sentenza in data 03.06.2009 il Tribunale di Napoli - Sezione Distaccata di Capri condannava (O…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.