Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21693 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21693PEN

Massima

Il nesso causale tra la condotta colposa del conducente e l'evento morte può essere interrotto da fattori causali sopravvenuti, come la condotta colposa di un terzo automobilista o della stessa vittima, che assumano carattere di eccezionalità rispetto al rischio ordinario della circolazione stradale; pertanto, il giudice è tenuto a valutare l'eventuale rilevanza di tali condotte, anche ai fini della diminuzione della pena ai sensi dell'art. 589-bis, comma 7, c.p., senza poter omettere tale valutazione sulla base di mere considerazioni di carattere processuale, come l'archiviazione della posizione del terzo conducente o l'assenza di una riapertura delle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/02/2022 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTEZZA FABIO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TASSONE KATE, nel senso del rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di L'Aquila, con la pronuncia indicata in epigrafe, pur concedendo il beneficio della non menzio…

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