Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, tra cui il sequestro di persona a scopo di estorsione e il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, può essere desunta da plurimi e convergenti elementi probatori, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, di coimputati e di persone offese, nonché dai risultati delle attività investigative, anche quando il contributo del singolo partecipante si sia concretizzato in condotte di limitata rilevanza, come il cambio di valuta o l'ospitalità occasionale di altri membri dell'organizzazione. Ai fini della configurabilità del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, è sufficiente la prova del fine di profitto, anche indiretto, senza che sia necessaria la dimostrazione dell'effettiva percezione di denaro o altra utilità da parte del concorrente.